A parte che penso che chi sostiene la seconda tesi non abbia mai visto "Il segreto di N.I.M.H.", il punto su cui ora vorrei soffermarmi è: davvero l'animazione giapponese sforna sempre prodotti di altissima qualità, con cui gli equivalenti occidentali non possono rivaleggiare? Non ne sono così sicura: guardo anime da quando ho 17 anni e anche se non posso dire di essere un'esperta in tanti anni ho visto sia programmi che considero capolavori che vaccate stratosferiche.
E quella di cui vi sto per parlare ragazzi miei sarei tentata di definirlo un capolavoro assoluto, ma putroppo rientra tra le vaccate stratosferiche, una delle peggiori, la prova definitiva che non tutto ciò che esce dai nipponici lidi è perfetto. Questo è "Mars of Destruction", un OAV del 2005 prodotto dalla Idea Factory, casa giapponese produttrice di videogiochi che ha pensato bene di realizzare questo obbrobrio come prequel di un loro gioco per Playstation 2. Il videogame non lo conosco, ma spero sia un tantino meglio di questa roba, anche se viste le premesse temo proprio di no.
Eccolo, in tutta la sua gloria
Partiamo dalla trama. Già, la trama...ne ho sentito la mancanza, nei 20 minuti di visione. Comunque, in sostanza la storia dovrebbe essere questa: in un futuro non troppo lontano, una navicella spaziale sta rientrando sulla Terra. O almeno, ci sta provando, dato che evidentemente qualcuno si è dimenticato di mollare il freno a mano spaziale e per i primi minuti avremo la visione di questa nave che cerca disperatamente di avanzare non riuscendoci. Fatto sta che a furia di fare andare il motore a vuoto la navicella finisce con l'esplodere. Almeno, questa è la spiegazione che mi verrebbe da dare, dal momento che in tutto l'OAV non si capisce come mai quell'affare sia saltato per aria.
Fatto sta che qualche mese dopo questo avvenimento a Tokyo è in corso un attacco da parte di mostri misteriosi conosciuti con il nome di Antichi. Collegamento tra le due cose? Non credo di averlo capito. Comunque, a contrastare questi cattivoni c'è una squadra di polizia speciale formata da un gruppo di ragazzine (perchè ovviamente nel futuro le sedicenni potranno diventare super-poliziotte) e dal nostro protagonista, Takeru Hinata, giovane liceale costretto da un padre crudele a indossare la speciale armatura chiamata Mars, l'arma più efficace contro questi nemici. Tutto ciò non vi ricorda niente? Proprio niente di niente?
Davvero niente niente?
Tornando al nostro capolavoro...dopo le presentazioni dei nostri "eroi" assistiamo a un paio di combattimenti (se lanciare ragazzini in giro può essere definito un combattimento) e alla rivelazione shock degli ultimi due minuti. Fine. Certo, in 20 minuti non potevo aspettarmi "Il Conte di Montecristo", ma almeno qualcosa che mi incuriosisse (data l'origine pubblicitaria dell'OAV) sì.
Peggiora le cose la quasi totale mancanza di dialoghi: avremo per tutto il tempo inquadrature sui vari personaggi intenti a non fare nulla, o al massimo a urlare "Takeru!" e a parlare del tempo. L'unico dialogo vero e proprio è quello tra il protagonista e il padre (o la sua proiezione astrale, dal momento che questi non compare) in cui il protagonista, con molto pathos e sofferenza, cerca di opporsi ai piani narcisistici del padre.
Ancora nessun collegamento particolare?
A rendere il tutto ancora più grottesco ci pensa la malsana idea dei realizzatori di inserire come colonna sonora pezzi di pezzi di musica classica (la ripetizione è volontaria) assolutamente a casaccio durante i combattimenti e senza alcuna logica di fondo (si passa infatti da Debussy a Wagner con una rapidità disarmante). Se l'idea era quella di fare un omaggio a Stanley Kubrick temo abbiano fallito.
Praticamente è lo stesso film
Delle animazioni non parliamone nemmeno: quello che ho detto poco sopra a proposito della navicella "bloccata" nello spazio penso possa valere per dare un'idea dei livelli a cui siamo.
Nemmeno i personaggi si salvano da questo scempio. Le componenti della forza speciale di polizia non hanno nessuna caratterizzazione: si distinguono semplicemente per il colore dei capelli e per il fatto che hanno abilità combattive diverse (almeno questo è ciò che vogliono far sembrare all'inizio, dato che alla fine tutte si limiteranno a usare pistole laser e a farsi pestare dai mostri). Si tenta un minimo di approfondimento su Takeru, accennando al suo rapporto col "padre malvagio ecc...", ma non va molto meglio: alla fin fine una scena di mezzo minuto in cui uno urla "Non voglio essere costretto a indossare una tuta che ridurrà il mio punto vita dell'80%!" non vale molto come introspezione psicologica.
A che serve una dieta ipocalorica quando hai un'armatura come questa?
Altri personaggi di spicco non ce ne sono, a meno che non vogliamo fare un accenno alle comparse buone solo per mostrarci come morire in modo assolutamente stupido e divertente allo stesso tempo.
BOOM! HEADSHOT!
L'unica cosa che mi sento di salvare di tutto ciò è lo splendido lavoro di fansub dei Pluschan, che per allietare la visione ai poveri malcapitati che hanno avuto l'infelice idea di visionare questo schifo hanno pensato bene di inserire commenti personali a molte scene (oltre che fornire una serie di sottotili "alternativi"). A pensarci bene però questo non è merito dell'anime in sè.
Per concludere, prodotto pessimo sotto tutti i punti di vista. Ne sconsiglierei la visione a chiunque voglia guardare un programma "serio", ma se sentite che manca qualcosa alla vostra videoteca del trash personale, eccolo qui: "Mars of Destruction" fa proprio per voi.
Perchè nemmeno in Giappone le azzeccano sempre tutte.
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